Come usare una bici elettrica? | ESKUTE ebike
Grazie al prezioso aiuto sulla pedalata un'ebike vi consente di affrontare con facilità anche i terreni più impegnativi, naturalmente a patto che la utilizziate nel modo corretto. Bisogna quindi saper cambiare le marce e scegliere la modalità di assistenza giusta. Ugualmente dovrete saper riconoscere il tipo di fondo per configurare la vostra bici elettrica in maniera ottimale.
Il cambio posteriore vi consente di variare la cadenza di pedalata e il rendimento della bicicletta: una marcia leggera permette di affrontare le salire mentre al contrario un rapporto più pesante serve per prendere velocità in pianura. Se utilizzate una marcia sbagliata non sarete in grado di erogare la giusta potenza e il motore si troverà in difficoltà.

Allo stesso modo dovere tenere a mente che la vostra ebike è dotata di diverse modalità di assistenza sulla pedalata, che sono pensate per ausiliare il ciclista in determinate circostanze. Ad esempio le prime modalità di assistenza sono tarate per avere un supporto leggero e blando che si rivela utile a bassa velocità e nei terreni lineari e scorrevoli, mentre al contrario i livelli di assistenza più alti sono tarati per offrire una spinta più energica da utilizzare durante le fasi di salita e sui fondi sconnessi o cedevoli.

Un errore comune consiste nell'ignorare l'utilizzo del cambio concentrando tutta l'attenzione sul solo uso dell'assistenza. In questo modo, vi troverete sicuramente in difficoltà nei terreni più impegnativi o nelle salite. E talvolta sarete anche costretti a fermarvi.
Per facilitare la comprensione di questi concetti prendiamo come esempio l'eMTB Eskute Voyager, che in questo caso dispone di 7 marce e 5 diversi livelli di assistenza. Andremo a spiegare come utilizzarla al meglio con degli esempi concreti, nelle diverse circostanze e nei diversi tipi di fondo.
Il cambio delle marce
Il primo passo per gestire correttamente la vostra bici a pedalata assistita consiste nell'esercitarsi con l'utilizzo del cambio. Facendo pratica sarete poi in grado di affrontare i diversi tipi di terreno senza fermarvi. L'ebike infatti dispone di un cambio posteriore (chiamato anche deragliatore posteriore) che funziona esattamente come quello presente nelle biciclette tradizionali.
Il cambio viene azionato da un comando che si trova sul manubrio, attraverso due pulsanti dedicati: uno serve per appesantire la marcia e l'altro al contrario serve per alleggerire il rapporto. Questi comandi vanno utilizzati continuamente durante tutta l'uscita e vi consentono di pedalare in maniera ottimale.

Per fare pratica con il cambio potete tenere la vostra ebike spenta, e provate a pedalarla senza assistenza, esattamente come una bicicletta tradizionale. In questo modo capirete molto facilmente che il cambio delle marce è fondamentale per muoversi.
Partire da fermi con una marcia pesante risulta più faticoso, sposterete la bici più lentamente e se siete fermi in salita sarà praticamente impossibile ripartire.
Marcia pesante o leggera?
Con questo modello di ebike abbiamo a disposizione 7 marce, di cui la prima è la più leggera (1) mentre dalla parte opposta la settima risulta la più pesante (7).
La marcia più pesante (7) va utilizzata quando volete prendere velocità, soprattutto in pianura o durante la discesa. Non è adatta per le partenze da fermi ne per la salita. Dovete quindi abituarvi ad inserirla quando state pedalando a pieno regime e volete tenere una velocità di percorrenza elevata.
Quando state per fermarvi allo stop o state rallentando bisogna passare ad una marcia media (prima di fermarsi), ad esempio alla 5° o 4° , per facilitare la fase di partenza da fermo. Se poi la partenza è in pendenza, bisogna alleggerire ulteriormente.
Attenzione, se scegliere una marcia troppo leggera le gambe gireranno quasi a vuoto, andando a sprecare preziose energie e tenendo la bici quasi ferma. Al contrario con una marcia troppo pesante le gambe faranno fatica a muoversi. Quindi come si trova la marcia corretta?

Le vostre gambe devono girare in maniera regolare, fluida e senza eccessivo sforzo, se girano troppo lentamente dovete alleggerire la marcia, se girano troppo velocemente dovete appesantirla. Fate questo esercizio con il motore spento, sarà molto più facile accorgersi degli errori, quando siete voi a "fare da motore".
In linea di massima per circolare è bene scegliere una marcia intermedia, che andrà appesantita o alleggerita a seconda delle esigenze.
Le modalità di assistenza
Una volta che avete preso confidenza con il cambio delle marce, potete concentrarvi sull'assistenza alla pedalata. In questo caso con l'Eskute Voyager avete a disposizione ben 5 diversi livelli. Il primo livello (1) è pensato per offrire un supporto alla pedalata e viene erogato solo fino a raggiungere i 15 km/h. Se superate questa velocità il motore resta in stand by e tornerà ad ad assistervi quando rientrate sotto i 15 km/h.
Si presta per le percorrenze urbane senza fretta, con velocità moderata e preferibilmente in pianura.
La seconda modalità (2) sale fino a 20 km/h e risulta ideale per mantenere una velocità di crociera maggiore. Il terzo livello (3) consente di raggiungere la velocità massima di 25 km/h: in questo caso aumenta anche la velocità della spinta e la coppia. Una scelta ideale per procedere ad alta velocità: si adatta anche per le salite scorrevoli su asfalto.

Il quarto e quinto livello (4 e 5) sono invece pensati per dare una spinta ancora più veloce, con più coppia. La velocità massima resta la stessa, ma la si raggiunge con maggiore rapidità. Queste modalità sono pensate per le salite molto ripide e per l'utilizzo su terreni sterrati cedevoli, come ad esempio sulla sabbia o la terra smossa.
Queste ultime modalità vanno usate con parsimonia, quando si rendono necessarie, visto che la massima potenza implica un elevato consumo della batteria. Se volete capire come ottimizzare la vostra batteria potete approfondire con questo tutorial.
Come scegliere la modalità di assistenza
Per iniziare è consigliabile scegliere il primo livello o il secondo, avrete a disposizione una velocità di crociera adeguata per l'asfalto e per lo sterrato battuto. Se poi andate di fretta potete scegliere la terza modalità, ma ricordate che il consumo sarà alto, in quanto il motore cercherà di portarvi costantemente a 25 km/h, sia che siate in salita o contro vento.
Quando invece andate sullo sterrato e il terreno risulta insidioso, in caso di pendenza potete scegliere la terza modalità. Per affrontare le salite molto pendenti e per brevi tratti, potete inserire la 4 e la 5 modalità, che abbinate con la 1 o 2 marcia del cambio (le più leggere) vi consentirà di scalare anche le pendenze più importanti. Ricordate che la Voyager non è pensata per trail estremi con lunghe pendenze alpine in salita.
Ricordate inoltre che durante le salite molto ripide dovrete impegnarvi sui pedali e tenere la corretta postura del corpo. Durante una salita bisogna infatti portare il busto in avanti avvicinando la testa verso il manubrio. Questa posizione serve per distribuire meglio il carico sulle due ruote e per evitare che la bici tenda ad impennarsi durante la salita.
Se non è necessario, evitate di usare i massimi livelli di assistenza quando il terreno è sconnesso ma risulta in pianura. La spinta rapida che vuole portarvi ad alta velocità potrebbe farvi perdere il controllo, quando invece serve una velocità ridotta e controllata per affrontare gli ostacoli.
Combinare cambio e assistenza
Una volta che avete famigliarizzato con il cambio delle marce e con l'utilizzo dell'assistenza, per ottenere il meglio dalla vostra bici elettrica dovrete imparare a combinarli. Ossia dovete usare la marcia giusta con il giusto livello di assistenza.
Ad esempio nella nostra Eskute Voyager, se vi trovate in pianura e volete andare veloci, sarà inutile scegliere il 3 livello di assistenza (che arriva a 25 km/h) se lo abbinate ad esempio alla prima marcia del cambio (1): in questo caso infatti le vostre gambe gireranno molto velocemente in maniera incontrollata, e tutto lo sforzo ricadrà sul motore, con consumi della batteria molto alti.
Per prendere velocità in pianura e usare il terzo livello di assistenza dovrete usare la 7° marcia, ossia la più pesante.
Invece per le salite pendenti dovete scegliere una marcia leggera che si avvicina alla prima, e potete aiutarvi con l'assistenza. Se provate a salire con un alto livello di assistenza ma usate una marcia pesante (la 7°) vi troverete in difficoltà, e il motore sotto sforzo eccessivo smetterà di spingere.
In salita, prima di aumentare il livello di assistenza è preferibile scalare tutte le marce fino ad arrivare alla prima. Se sentite che il motore sta faticando quando avete inserito la prima marcia, allora andrete ad aumentare anche l’assistenza, passando ad esempio alla 4° e se necessario alla 5°.
Se usate queste combinazioni la vostra Voyager sarà in grado di scalare anche le rampe più insidiose, a patto che teniate la postura corretta del corpo. Se poi siete costretti ad arrendervi in salita, ricordate che da fermi potete attivare il Walk Asssist, che vi aiuta a spingere la bici quando siete a piedi.
Questa funzione si attiva tenendo premuto il tasto meno (-) del display, e si blocca rilasciando il tasto. Il motore andrà a spingere la bici, aiutandovi ad alleggerire il peso.
Riconoscere i tipi di fondo
L'Eskute Voyager è un'ebike versatile che si presta sia per le percorrenze scorrevoli su asfalto, che per le percorrenze su sterrato. Dovete quindi imparare a riconoscere i diversi tipo di terreno e di fondo.
Sull'asfalto la fatica del motore sarà minore, rispetto a quella richiesta nei terreni con fondo smosso e cedevole. Se ad esempio andate nelle pinete con fondo sabbioso e con terra morbida, sarà richiesto uno sforzo maggiore sui pedali e da parte del motore. Valgono gli stessi consigli dati in precedenza.

Quando sentite che le vostre gambe sono affaticate, dovete scalare le marce del cambio, per usare un rapporto più leggero. Se sentite che il motore si sta affaticando, aumentate anche il livello di assistenza.
Esempio esplicativo: salita ripida con fondo sabbioso, rappresenta il massimo sforzo per la pedalata e il motore. In questo caso dovete scegliere la marcia più leggera e uno dei livelli di assistenza più alti. Sarà infatti necessaria tutta la coppia che il motore può erogare.

La pressione dei pneumatici influenza il rendimento della vostra ebike, a seconda del tipo di fondo affrontato. Se percorrete prevalentemente l'asfalto sarà meglio avere una pressione più alta. Il battistrada del copertone prende una sagoma più rotonda e aumenta la velocità di percorrenza. Le ruote saranno più scorrevoli e richiedono meno energia per la pedalata e meno sforzo al motore.
Se invece andare sul fondo sterrato, soprattutto quanto il fondo è cedevole (sabbia o terra smossa) sarà meglio avere una pressione più bassa. La gomma ha maggiore superficie di contatto con il terreno, risulta più stabile e offre una trazione migliore. Ossia la gomma riesce a farvi scalare meglio una salita sconnessa con fondo smosso.
Se fate percorrenze miste dovete quindi gonfiare le ruote con una pressione intermedia, che si adatta ad entrambi i tipi di terreno.
Riepilogo: cambio e assitenza
In conclusione, ricordate di utilizzare correttamente il cambio delle marce, associandolo al giusto livello di assistenza. Considerate il tipo di terreni che frequentate e regolate di conseguenza la pressione delle gomme.
Non vi resta che andare a divertirvi, buone pedalate!