Tutto Quello che Dovete Sapere su Motori Centrali | ESKUTE ebikes
Se state valutando l'acquisto di un'ebike vi starete chiedendo perché alcuni modelli montano un motore posteriore e altri un motore centrale. Queste due tipologie di propulsore sono piuttosto diverse tra di loro, di conseguenza variano il funzionamento, le peculiarità e la fascia di prezzo.
Il motore centrale è generalmente più sofisticato e prestante rispetto ad un motore integrato nel mozzo posteriore: il suo costo di produzione è decisamente più alto. Per questo motivo la prima distinzione riguarda soprattutto la fascia di prezzo delle bici elettriche. Infatti troverete i motori posteriori soprattutto nei modelli entry level più economici, mentre al contrario troviamo i motori centrali sulle e-bike High End.
Questo non significa che i motori posteriori non siano validi, ma piuttosto che dovrete scegliere il tipo di motore in base alle vostre esigenze e reali necessità. Infatti in determinate circostanze può essere più comodo e prestante il motore posteriore, che offre un feeling più simile a quello di un motorino elettrico.
Il mozzo posteriore infatti, generalmente offre una spinta più grintosa e sostenuta, chiedendo al ciclista un minore dispendio di energie, con una pedalata molto leggera e fluida. Per questo motivo la motorizzazione posteriore può essere la scelta ideale per l'utilizzo in città, quando ad esempio ci si sposta per lavoro e si vuole ridurre al minimo lo sforzo per non arrivare sudati.
Al contrario il motore centrale offre una pedalata più naturale e fluida, dando il supporto in base alla spinta che viene erogata sui pedali, di conseguenza il ciclista deve sostenere uno sforzo decisamente superiore. Questo tipo di motore risulta ideale per chi vuole allenarsi con la propria ebike, per chi pratica il ciclo turismo e per chi vuole andare sullo sterrato in sentieri impegnativi.
Potenza e coppia: due voci da non confondere
Andiamo a parlare della potenza del motore e della coppia, si tratta di due parametri distinti, quindi per non fare confusione andiamo a definire meglio questi concetti.
La potenza del motore si riferisce al valore di Watt che eroga l'unità motrice durante l'utilizzo. La potenza viene distinta con due voci, potenza Nominale e potenza di Picco. La prima è riferita alle specifiche tecniche e si riferisce al valore di consumo con reggimi normali di utilizzo. Invece la potenza di Picco si riferisce ai picchi di potenza quando il motore è sotto sforzo.
La potenza Nominale viene usata come riferimento per capire se un motore sia omologato o meno per circolare su strada (a seconda della legislazione locale). Ad esempio, in Italia, possono circolare su strada solo le ebike dotate di motore con potenza Nominale di 250 Watt.
I motori dotati di 250 W vanno ad erogare una potenza di picco maggiore, che può arrivare tranquillamente a 500 o più W. Anche se la potenza di picco è maggiore, il motore è regolare, l'unico parametro importante per l'omologazione risulta la Potenza Nominale.
La coppia invece è la forza di spinta che il motore riesce ad imprimere durante l'erogazione dell'assistenza. Viene espressa in Newton Metro, con la sigla Nm, e si riferisce al picco massimo. Maggiore sarà la coppia, maggiore sarà la spinta in salita o nei terreni morbidi e cedevoli. La coppia aiuta a spingere meglio un peso maggiore o appunto in presenza di pendenze e carichi maggiori.
La coppia e la potenza non sono necessariamente legate, troviamo infatti dei motori molto potenti in termini di Watt, con una coppia inferiore rispetto ad altri motori con potenza nominale ridotta. Dovrete quindi andare a scegliere se preferite un motore con più capacità di tiro (più coppia), oppure un motore che sviluppa più velocità con una maggiore potenza nominale.
Motori Centrali VS Posteriori: la coppia
Normalmente, a parità di potenza nominale, troviamo una sostanziale differenza in fatto di coppia massima: i motori centrali hanno una coppia maggiore, rispetto ai motori posteriori. Per questo motivo risultano più prestanti per le salite, per le lunghe distanze o per il trasporto di carichi.
I motori centrali da 250W di media qualità dispongono di circa 65 Nm, mentre i modelli di alta gamma erogano anche 85/90 Nm. Invece i motori posteriori da 250 W arrivano solitamente a 30 o 45 Nm.
Resistenza al rotolamento e baricentro
Il motore di tipo Mid prevede una posizione che corrisponde appunto al movimento centrale del telaio. All'interno del motore troviamo l'asse che si collega alla guarnitura e alle pedivelle. Grazie a questo sistema la bicicletta risulta più scorrevole e subisce una minore resistenza anche quando il motore è spento.
Il motore posteriore viene invece collocato al centro della ruota posteriore, e va ad influire sulla rotazione in fase di pedalata, soprattutto quando il motore è spento. Il problema non sussiste quando viene accesa l'assistenza che "annulla l'effetto zavorra".
Il motore centrale inoltre, si trova esattamente al centro della bici elettrica, e la rende più stabile e bilanciata, con un baricentro più basso. Anche per questo motivo, sulle bici di alta gamma, troviamo solo motori centrali, visto che le prestazioni giocano un ruolo fondamentale. Questo non significa che le bici con motore posteriore non saranno stabili, ma piuttosto vengono pensate per una destinazione d'uso diversa e più moderata.
Come anticipato in apertura, il motore centrale offre una pedalata più fluida e immediata, con una sensazione naturale che richiede più sforzo fisico. Invece il mozzo posteriore dispone di meno sensori e offre una propulsione più dinamica e grintosa che lo rende simile ad uno scooter elettrico.
Ingranaggi, cablaggio e integrazione
Il motore centrale consente di collocare la motorizzazione nel mezzo della bici, questa soluzione riduce la presenza di cavi e connettori nel resto del telaio. Troviamo infatti un solo sensore di velocità nel carro posteriore, il resto dei cavi viene collegato al display e alla batteria. Nel motore centrale invece troviamo anche il cavo di alimentazione che arriva fino al mozzo posteriore.
La motorizzazione centrale non coinvolge le ruote, in questo caso la ciclistica della bici risulta identica a quella di una bicicletta tradizionale. Le operazioni di manutenzione o riparazione ruota possono essere svolte allo stesso modo. Invece il motore posteriore viene collocato al centro della ruota, quando andrete a sostituire una camera d'aria bisogna disconnettere il cavo di alimentazione che resta collegato al motore.
La ruota posteriore motorizzata risulta quindi più pesante (avendo il motore al centro) e non può essere sostituita con altri componenti. Salvo appunto montare un nuovo cerchio collocando il mozzo nel mezzo.
Motore centrale vs posteriore: la protezione
Il motore centrale risulta più isolato e sigillato dall'esterno, visto che viene utilizzato prevalentemente per usi più gravosi e nello sterrato. Solitamente gode di un livello di impermeabilizzazione superiore: resistenza all'acqua e all'infiltrazione di detriti solidi.
Uso ideale per la mountain bike, risulta più affidabile e duraturo per utilizzi intensi e prolungati.
Invece, il motore posteriore viene impiegato prevalentemente in ambienti urbani che non richiedono un livello cosi alto di protezione. Però, D'altra parte, il motore posteriore è meno esposto ad eventuali colpi rispetto ad un motore centrale. Non è adatto per un uso intenso sportivo, ne per le lunghe percorrenze con salite impegnative o sentieri montani.
Quindi, se vi chiedete quale dei due motori scegliere, considerate prima di tutto il vostro budget, poi valutate il tipo di utilizzo che dovete fare. Per la città meglio il motore posteriore, mentre per lo sport e per le lunghe percorrenze è meglio un più affidabile e prestante motore centrale.